venerdì 22 giugno 2012

L'immondo profondo #2: Suspiria e Maniac

Certe news ti tolgono il sonno

Vi starete chiedendo cos'hanno in comune a parte il genere due film come Suspiria (1977) e Maniac (1980). Non ci siete ancora arrivati ? Dai che è facile... esatto, hanno girato o stanno girando dei remake. Di Suspiria se ne parlava da un pò, fino a qualche tempo fa era solo un rumor che vedeva Jessica Harper (protagonista dell'originale) in veste di produttrice insieme a Natalie Portman che ormai veniva data per certa anche nel ruolo di protagonista. Più avanti venne fuori anche il nome di jessica Alba, poi il silenzio, tanto che molti se ne sono dimenticati e la news è finita nel mucchio dei rumors mai confermati.
E invece no! A settembre sono cominciate le riprese, e sono sicuro che sarete tristi quanto me nel sapere che Natalie Portman e Jessica Harper non hanno nulla a che fare con il progetto, forse perché
hanno perso interesse o forse perché in realtà non sono mai state coinvolte.
Alla regia c'è David Gordon Green (ma come chi è ? E' quello di Strafumati e Lo Spaventapassere...) tra i produttori Luca Guadagnino e nel cast compaiono Isabelle Fuhrman (Orphan, The Hunger Games) nel ruolo di protagonista, Michael Nyqvist, Janet McTeer e Isabelle Huppert. Della sceneggiatura originale pare però che non sia rimasto più nulla, il che non è obbligatoriamente un male, l'accademia di danza è stata sotituita da un campus europeo e la banda di stregacce è stata rimpiazzata da una “misteriosa organizzazione”, staremo a vedere.
Ma passiamo a Maniac, di questo mi sembra si sia parlato un po' meno, eppure è stato protagonista di una delle ultime proiezioni notturne del Festival di Cannes (a proposito, se ne parla abbastanza bene) quindi è già bello che ultimato e pronto a sbarcare nelle sale, alla regia c'è Franck Khalfoun (-2 Livello del terrore) e alla sceneggiatura Alexander Aja, mentre Franck Zito questa volta è interpretato da quel bel faccino di Elijah Wood (ugh...).
Per quelli di voi che non lo conoscono, Maniac era un horror/thriller del 1980 diretto da William Lustig e interpretato da Joe Spinell (Rocky, Il Padrino), che si era così appassionato al progetto da partecipare anche come co-sceneggiatore. La trama era poco invitante, la ormai classica storia di un serial killer e dei suoi delitti, ma il punto di vista era inedito, o quasi, perché dopo filmoni come Psycho e Peeping Tom il serial killer tornava ad essere il vero protagonista, mostrato in tutta la sua perversione e in tutto il suo squallore. Joe Spinell infatti non aveva il volto pulitino e innocente di Norman Bates, ma una maschera felliniana sgradevole e massacrata dall'acne, e ancora oggi fa un certo effetto vederlo madido di sudore mentre si avventa sulla sua vittima, o che piange disperato sul letto dopo aver preso l'ultimo scalpo.
Insomma due remake, ma non mi voglio scagliare di nuovo contro il concetto di remake come macchina per fare soldi, a quello ci arriviamo tutti, quello che mi interessa in questo caso sono proprio i due film in questione. Normalmente si gira il rifacimento di un film di successo, roba che tutti conoscono e che garantisce un incasso sicuro, qui invece si tratta di prodotti “di nicchia”, a parte forse Suspiria, ma bisogna considerare che all'estero è molto meno conosciuto dai non addetti ai lavori. Ma la cosa importante è che sono due film fortemente figli della loro epoca, Suspiria visivamente fu molto innovativo, una fusione di vecchio e nuovo, gotico e pop, molto influenzato dal cinema di Mario Bava, mentre il resto era di un'ingenuità commovente. Anche Maniac a suo modo aveva innovato per le ragioni di cui parlavo prima, sporco, misogino e brutto.
Saranno stati innovativi nel loro contesto, ma oggi sono solo degli horror. E allora via con i rimaneggiamenti, e in questo caso le strade intraprese di solito sono due: un mare di sangue e frattaglie, e questo è il caso di Maniac, che guardacaso dietro ha uno come Alexander Aja, oppure una rivisitazione teen horror, e questo mi pare il caso di Suspiria, ambientato in un college con un'attrice che arriva da The Hunger Games.
Magari mi sbaglierò, magari saranno dei mezzi capolavori, e comunque queste sono delle ipotesi più che dei pronostici, però il dubbio rimane: ha senso fare il remake di un film che ha segnato una svolta trenta o quaranta anni fa ? E dopo che ci si è resi conto che non ha senso, ha senso girare un remake sapendo che l'unico modo per venderlo è stravolgerlo ?
Un po' le sensazioni che mi aveva provocato l'adattamento di Dylan Dog, una trasposizione per modo di dire. Roba che ti fa chiedere se non sarebbe stato più logico e più economico scrivere da zero un film su un ammazzamostri a New Orleans, perché tanto della fonte non rimane più nulla, e agli americani di Dylan Dog frega poco o niente.
Insomma volevo evitarlo ma si va a finire sempre lì: non sarebbe meglio girare film nuovi ?

Nessun commento:

Posta un commento